Seguendo il famoso Ludwig tour è possibile scoprire i magnifici castelli della Baviera dove ha vissuto il re Ludwig II dei Witteslbach, sovrano dal 1864 al 1886 della città di Monaco di Baviera.
I Castelli di Ludwig II sono tra le attrazioni più visitate del land bavarese, e se fosse ancora in vita il re che li ha fatti costruire dovrebbe avere un vitalizio dall’ufficio del turismo!
Se lo meriterebbe davvero: per costruire i castelli di Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee, il re non badò a spese e si ridusse in rovina, lasciando però in eredità al mondo un patrimonio d’arte e bellezza inestimabile.
Il fiabesco Castello di Neuschwanstein, arroccato in cima a un monte, ispirò un moderno sognatore come Walt Disney. Immerso nel suggestivo panorama naturale delle Alpi Bavaresi, questo castello non è semplicemente bellissimo: è idilliaco.
L’eccentrico Castello di Linderhof fu la dimora preferita di Ludovico II. Qui il re poteva rinchiudersi nei suoi mondi di romantiche fantasie, attorniato dallo splendore dell’arte e dalle stravaganze che lui stesso aveva ideato.
Il Castello di Herrenchiemsee è la Versailles di Baviera, opulenta e sontuosa, con un’enorme Sala degli Specchi più grande e più bella dell’originale parigino.
Merita una visita anche il Castello di Hohenschwangau, ai piedi di Neuschwanstein. Fu fatto costruire dal padre di Ludwig II e qui il re visionario passò gran parte della giovinezza. Forse meno opulento dei castelli di Ludovico II, è certamente più vissuto.
Solitamente il tour inizia dai castelli più antichi, quelli dell’infanzia di Ludwig, per terminare all’ultima pazzia del re, Herrenchiemsee, la “piccola Versailles”, passando per Neuschwanstein, il castello delle meraviglie che si vede su tutte le cartoline bavaresi.
Neuschwanstein è il castello delle meraviglie: Walt Disney lo scelse come modello ideale per l’ambientazione delle sue più famose favole. L’intenzione di Ludwig II era quella di ricalcare lo stile medievale tipicamente bavarese e, in particolare, quello della fortezza di Wartburg in Turingia, e oggi Neuschwanstein è diventato uno dei simboli della Germania.
Dall’alto delle sue torri si ammira un paesaggio incantevole sulla Alpi innevate e milioni di visitatori ogni anno visitano le sue magnifiche stanze. Le sale più importanti sono maestosamente arredate e gli affreschi illustrano i personaggi leggendari delle opere del maestro Richard Wagner: Tannhäuser, Lohengrin, Tristano e Isotta, I maestri cantori di Norimberga e il Parsifal. Durante la notte il castello è completamente illuminato e guardarlo è davvero suggestivo.
Il castello di Linderhof era la vera dimora di Ludwig II: il re, infatti, vi ha soggiornato per ben otto anni. Il castello era un antico padiglione di caccia del padre Massimiliano II, ma lui lo trasformò in un suo rifugio reale, meno grandioso degli altri, ma pur sempre a imitazione di Versailles.
Lo stupendo e immenso giardino che circonda il castello, con le sue perfette geometrie, ricco di fontane, statue e padiglioni in stile orientale acquistati all’Esposizione Universale di Parigi, come il chiosco moresco e la casa marocchina, ricrea la sfarzosa atmosfera francese, ma anche il lusso degli arredamenti interni è comunque un segno della maestosità e del gusto artistico del re Ludwig II.
Il castello di Herrenchiemsee si trova sull’isola Herreninsel, l’isola più grande del lago Chiemsee. Il castello è noto come la Versailles bavarese e, infatti, il re Ludwig la costruì, nel 1878, in onore di Luigi XVI. Il castello avrebbe dovuto essere la copia esatta della reggia francese, ma alla morte prematura del re i lavori per la costruzione delle ali del palazzo furono sospesi e oggi il castello è formato dal solo corpo centrale.
Presso l’ingresso si trova l’unico museo che illustra la storia e la vita di Ludwig II. Intorno alla reggia c’è il magnifico parco, ricco di statue e fontane e ideale per passeggiare in relax.
Al di sopra del paese di Hohenschwangau sorge quello che è stato il castello della giovinezza di Ludwig e che ha inciso notevolmente sulla sua cultura e sulla sua personalità. L’origine del castello di Hohenschwangau risale al XII secolo, ma lo stile puramente medievale si è arricchito di particolari in stile Tudor e in stile gotico, in seguito alla restaurazione del 1832, quando fu acquistato da re Massimiliano II, padre di Ludwig.
In questa romantica residenza, Ludwig II ha offerto protezione al suo amico Richard Wagner, permettendogli di rappresentare meravigliose opere come “Tristano” e i “Maestri cantori di Norimberga”.
Il castello di Nymphenburg era una delle principali residenze estive dei Wittelsbach, la famiglia reale bavarese, ed è proprio qui che è nato il re Ludwig II. L’origine del castello risale al XVII secolo e ben presto è diventato un maestoso palazzo in stile barocco-rococò con annesso un bellissimo parco di statue, fontane ed aiuole in stile francese.
Tra le piante secolari del grande parco Nymphenburg si trovano i quattro padiglioni della famiglia Wittelsbach. Amalienburg è il più maestoso, è stato costruito da François Cuvilliés, uno dei più importanti architetti del rococò, per Maria Amalia, la moglie del principe elettore Karl Albrecht e all’interno c’è la stupenda Sala degli specchi. Nel padiglione Badenburg c’è la prima piscina coperta e riscaldata dell’Europa moderna ed è del XVIII secolo. Pagodenburg è il padiglione del te ed è stato ideato da Joseph Effner, il suo stile è decisamente orientale. Magdalenklause è un finto eremo del XVIII secolo dove il principe Max Emanuel si isolava per meditare.
Il castello di Berg si trova a circa venti chilometri a sud di Monaco di Baviera, sulla riva del lago Starnbergersee. Oggi questa località è un luogo alla moda e molto frequentato dai vip tedeschi, nel passato ha invece ospitato Ludwig II.
Il 12 giugno 1886 il re, già deposto dal trono e dichiarato pazzo, viene trasferito da Neuschwanstein al castello di Berg. Il giorno seguente, 13 giugno, Ludwig, accompagnato dal medico, fa una passeggiata lungo la riva del lago, poche ore dopo i due vengono trovati senza vita. Le circostanze della morte sono ancora oggi misteriose e poco chiare e in molti sostengono la tesi dell’omicidio.
Sul luogo del ritrovamento è stata eretta una Votivkapelle, una cappella votiva e una croce è stata posta all’inizio del ‘900 da Ludwig III.
Il castello di Schachenhaus, conosciuto anche come Jagdschloss, il castello di caccia, si trova sull’Alpe di Schachen a 1866 metri d’altezza. Il piccolo chalet in legno è una meta poco conosciuta al turismo di massa, ma molto amata dagli escursionisti montani e da chi desidera scoprire lo spettacolare rifugio di Ludwig II.
Il re adorava isolarsi tra queste montagne bavaresi, soprattutto durante il mese di agosto per festeggiare il suo compleanno e ancora oggi, il 25, si celebra una Messa di fronte allo chalet in suo ricordo.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Se volete, potete prendere parte a un tour guidato attraverso i più bei castelli della Baviera: generalmente partono da Monaco e in un giorno potrete visitare Neuschwanstein e altre splendide residenze bavaresi!
Chi era il sognatore e spendaccione che fece costruire questi magnifici castelli? Ludovico II è un re bavarese, figlio di Massimiliano II di Baviera e Maria di Prussia.
Già dall’infanzia il futuro re manifestò quelli che sarebbero poi diventati i suoi tratti caratterizzanti: uno spiccato gusto per l’arte, una tendenza all’isolamento, una fervente fantasia e una propensione alla prodigalità. Venne incoronato re all’età di 18 anni.
È celebre il suo espresso desiderio di voler rimanere “un eterno mistero per me e per gli altri”, mentre il poeta francese Paul Verlaine lo definì “l’unico vero re di questo secolo”.
Fervente religioso, Ludovico II finì per identificarsi con Parsifal, personaggio della celebre saga medievale che grazie alla purezza e alla fede diventa il re del Santo Graal, facendosi così redentore dei peccati del suo predecessore. Un altro suo grande mito era Luigi XIV, il Re Sole di Francia.
Morì nel lago di Starnberg in circostanze mai chiarite: forse annegò per incidente, forse venne ucciso.
Ludwig nasce il 25 agosto 1845 nel castello di Nymphenburg e trascorre gran parte della sua adolescenza nella residenza estiva di Hohenschwangau, lontano da Monaco di Baviera. Ludwig II sale al trono giovanissimo, nel 1864 ha appena compiuto diciotto anni.
Anche per la sua bellezza, il sovrano è considerato uno dei rampolli più in vista delle corti europee, ma il suo fidanzamento con la principessa Sophie in Bayern si rompe un mese prima delle nozze. Solo recentemente, in seguito alla pubblicazione dei diari segreti, si è ufficializzata l’omosessualità del giovane re.
In circa venti anni costruisce tre magnifici castelli, Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee, e una meravigliosa residenza di caccia, a circa 1900 metri d’altitudine, che oggi richiamano milioni di visitatori ogni anno. Ammirando i castelli da lui ideati si scopre la passione di Ludwig per il lusso orientale e l’idolatria per il Re Sole Luigi XIV di Francia e la sua corte.
Inoltre, durante il suo regno stringe un forte legame di amicizia con il maestro Richard Wagner, che ospita e mantiene economicamente, e con sua cugina la principessa Sissi. Qualche giorno dopo esser stato dichiarato pazzo da una commissione medica, che mai lo ha visitato, e di esser stato deposto dal trono, Ludwig viene trasferito da Neuschwanstein al castello di Berg sul lago di Starnberg.
Il 13 giugno 1886, in compagnia del suo medico, Ludwig passeggia lungo la riva del lago. Poco dopo i corpi dei due verranno ritrovati in acqua privi di vita. Ancora oggi la sua morte è avvolta nel mistero, ma in occasione del suo funerale, svolti nella Michaelskirche di Monaco di Baviera, il rispetto e la devozione del popolo bavarese si manifesta in una sentita e numerosa partecipazione.
Con la scomparsa del sovrano finisce la monarchia in Baviera per far posto alle Repubblica, ma inizia la storia del mito di Ludwig II, un mito del decadentismo europeo. Ancora oggi il suo mito vive tra le terre dei suoi castelli, ma anche nei numerosi libri, nei musical e nei film a lui dedicati, come il famoso “Ludwig” del regista italiano Luchino Visconti, girato nel 1972.